"Madre un grande albero è stato sezionato…mi ha impressionato guardare l'ampiezza delle sue venature, dal tronco reciso".
"Pare fosse marcio e mi sono domandata come poteva mantenere la sua statura per ergersi verso il cielo ed avere putrefazione al suo interno”.
“E' un legge importante da apprendere figlia mia: Ogni cosa cresce fin tanto che gli è consentito. I limiti sono fondamentali, spesso sono gli eventi a decretarli, è importante saperli riconoscere e accettarli per quello che sono.
Focalizzai l'immagine delle sezioni dell'albero e subito mi venne in mente il cemento... le sue radici erano sotto al cemento; evidentemente doveva averlo soffocato lentamente nell'agonia. E i rami? Che dire dei rami? le loro molteplici foglie, esposte ai livelli di Pm10 aberranti della Pianura Padana, avevano mai gioito nel processo di fotosintesi?
Scossi la testa e ne conclusi: “Madre che mondo angusto che ho attorno”
Con delicatezza mi accarezzò una guancia
“ ed è per questo che tu e le tue sorelle siete qua: per renderlo migliore, ma quando succederà che vi colpiscano siate come il cedro che profuma l'ascia che lo abbatte”
Notte fredda il pensiero è per la Luna dolce ricordo è un dolce momento desiderio di celebrare grillo calenda e calenda Luna il pensiero notte è buon auspicio desiderio e odore civetta viene canti e inni danze notturne momento quiete mano tesa respiro Luna e sensazione morte volo notturno e cielo alto notte di giubilo desiderio rituale danzan coloro e coloro insieme rito e cerchio cuore Wiccan pensiero tre "sia per tre"! Poesia Samhain di Sacrilega Hecates Mysteria
Il
Samhain, o Calenda, il più sacro e più importante Sabbat di tutta
la ruota dell’anno.
Si
celebra l’inizio del nuovo anno naturale, che trae la forza vitale
dalla morte dell'anno precedente. Samhain, nome probabilmente
derivato dall' irlandese antico:
Samain,
Samuin, o Samfuin, "fine dell'estate",
sancisce la fine della stagione luminosa dell’anno. L’oscurità
della morte si erge a diventare la matrice di vita rinnovata e
purificata, garante dell’inizio di un nuovo ciclo. La Dea
Madre, abbandonate le amorevoli spoglie di benigna dispensatrice
d’abbondanza si prepara a scendere nel mondo infero per assumere le
sembianze di tenebrosa e possente purificatrice incarnazione.
Assistiamo
all'interruzione del ciclo produttivo dei campi e degli arbusti, fase
necessaria per rinnovarsi, altrimenti essi perirebbero per
esaurimento, come accadrebbe agli animali se continuassero il loro
ciclo riproduttivo iniziato in primavera: la sovrappopolazione
causerebbe l’estinzione delle varie specie...ed è così che gli
animali selvatici cadono in letargo dopo avere perfezionato le
tane.
Dunque,
saranno Samhain con il vento e Yule con il gelo, i fautori del
lavacro naturale. Mentre il sole attenua sempre più il
calore dei suoi raggi, avanza la tenebra che pare avvolgere come una
guaina, il creato cancellando ogni tepore dal mondo. Il momento è
propizio per le grandi riflessioni interiori; forte è la motivazione
per la ricerca delle verità che sono sepolte all’interno del
nostro spirito. Così come la Dea Madre inizia a ritirarsi
su se stessa per ricaricare le energie vitali che fruttificheranno in
primavera, allo stesso modo ognuno di noi, al suo interno deve fare
pulizia del materiale inutile e dannoso che ha accumulato
nell'esperienza. Tale pulizia è fondamentale per poter continuare il
cammino iniziatico in sintonia con le forze naturali. Il
compito è certamente arduo, ma in aiuto giunge sempre la Grande
Madre che, spalancando i portali del mondo infero, ci dona la
possibilità d’entrare in empatia con gli spiriti saggi di coloro
che ci hanno preceduto lungo il Sentiero, spiriti che ci aiuteranno
benignamente o irosamente nel nostro lavoro di catarsi interiore che
troverà compimento a Yule. Il velo che separa i mondi
s’assottiglia notevolmente nella notte di Samhain e ci consente
d’attingere alla misteriosa saggezza che riposa nell’Altrove. Le
fate e gli spiriti sono particolarmente attivi in questa notte
In
cui è facile avere le visioni e trarre gli auspici per le
divinazioni.
Secondo
il calendario celtico di la lunazione precedente a Samhaine è
quella di Cantlos, "Il Tempo dei Canti", la luna rossa e
del sangue.
Questa
lunazione segna il tempo di sedersi attorno al fuoco antico per
rimembrare gli avvenimenti accaduti nell’anno precedente e onorare
gli spiriti dei morti evocando i loro meriti e le loro gloriose
battaglie. Questa festa oscura era diffusa con modalità di
svolgimento assai simili in tutta Europa ed in ogni tradizione viene
ribadita la sacralità della morte e i riti sono volti alla
restituzione dei torti subiti.
Celebriamo
dunque la vita nella morte senza alcuna tristezza, perché
ricordiamo che ogni fine è un nuovo inizio e ogni morte in questo
mondo è una nascita nell’altro mondo.
Al
bio green food vi ricordo che il contest : scrivi una foglia parlerà
il vento è ancora aperto e il vincitore sarà scelto ( dal vento) in
occasione di Samhain.
Portate
a pranzo i/le vostre bimb*, saranno omaggiati con un dolcetto genuino
dalla consistenza schiferrima.
L'erbario del Bio Green Food si propone di approfondire la conoscenza degli alimenti che usa in cucina. Conoscere le proprietà, la storia della pianta aiuta a sintonizzarci meglio con essa, al fine di un cucinare più consapevole e armonioso.
Non senza causa, che Altea
più sorella che madre incontro al figlio
chiamò le furie, e ne implorò la morte
Omero, Iliade, canto Nono
Storia:
Per la religiosa tedesca Ildegarda di Bingen l'altea, sottoforma di
tisana, svolgeva un'azione antipiretica. Nei conventi benedettini le
foglie venivano immerse nell'olio e poi applicate sulle ferite
chiuse, su foruncoli o contusioni.
In cucina: Una
volta le sue radici, ricche di sali minerali, venivano arrostite e
consumate dalle suore negli orticelli dei loro conventi, e
successivamente dai contadini. Anche le foglie giovani e i primi
fiori erano un ingrediente molto utilizzato per l'insalata.
Sempre
utilizzando l'altea, i pasticceri francesi inventarono la «pâte de
guimauve», un dolcetto da consumare in giro fuori casa, oggi noto a
tutti come "marshmallow". La sua consistenza dolce e
collosa deriva dalle sostanze contenute nell'altea, che come
polisaccaridi zuccherini conferiscono viscosità e come sali minerali
compattezza.
Descrizione botanica: Il
nome di genere «Althaea» deriva dal greco άλδα_νω (aldaíno,
althaino; abbreviato altho) che significa «guarire» o «stimolare
le proprietà curative del corpo». Il nome di specie «officinalis»
fa riferimento al fatto che l'erba veniva venduta ufficialmente nelle
farmacie come rimedio curativo. L'«altea»
è detta anche: bismalva, buonvischio, bonavischio, malvavischio,
malvischio, malvone, malvaccione, varmarosa, narbonia, pramariscu;
è una pianta erbacea che raggiunge 1-1,50 mt di
altezza, è diffusa in Europa e in Asia, tuttavia viene
ampiamente coltivata in tutto il resto del mondo.
Fa parte della famiglia delle Malvaceae
e presenta una grossa radice tuberizzata, droga della pianta stessa.
Le foglie sono ovali trilobate con il
margine seghettato, dentato ed irregolari. Le nervature sono
parallelinervie e sono caratterizzate da una colorazione bianco
verdastra e numerosi peli di protezione che contengono olio
essenziale.
I fiori presentano peli bianchi o
leggermente rosati con numerosi stami riuniti centralmente.
Il frutto invece, è un poliachenio
circolare.
Uso in
erboristeria: Il principio
attivo è un mucillagine contenuta all'interno della radice
tuberizzata in ragione di circa il 30% il cui principale componente è
un eteropolisaccaride.
Viene utilizzata come protettivo ed emolliente nel trattamento
soprattuto delle tossi secche.
Proprietà magiche: propizia
l'amore felice. E' tradizione in molte regioni del Nord farne bere
una tazza agli sposi nel giorno del matrimonio prima di coricarsi.
Ricetta
del Bio Green Food : Infuso
del buon respiro: lasciare in
infusione 2 cucchiaini di altea e 2 cucchiaini di tiglio, in acqua
calda ma non bollente ( per non disperdere le proprietà), spremerci
qualche goccia di limone e volendo, anche di zenzero.
BIBLIOGRAFIA
La grande enciclopedia delle erbe, RL gruppo editoriale S.r.l.
L'erbario del Bio
Green Food si propone di approfondire la conoscenza degli alimenti
che usa in cucina. Conoscere le proprietà, la storia della pianta
aiuta a sintonizzarci meglio con essa, al fine di un cucinare più
consapevole e armonioso.
RIDE LA GAZZA, NERA SUGLI ARANCI poesia di Salvatore Quasimodo
Forse è un segno vero della vita: intorno a me fanciulli con leggeri moti del capo danzano in un gioco di cadenze e di voci lungo il prato della chiesa. Pietà della sera, ombre riaccese sopra l'erba così verde, bellissime nel fuoco della luna! Memoria vi concede breve sonno; ora, destatevi. Ecco, scroscia il pozzo per la prima marea. Questa è l'ora: non più mia, arsi, remoti simulacri. E tu vento del sud forte di zàgare, spingi la luna dove nudi dormono fanciulli, forza il puledro sui campi umidi d'orme di cavalle, apri il mare, alza le nuvole dagli alberi: già l'airone s'avanza verso l'acqua e fiuta lento il fango tra le spine, ride la gazza, nera sugli aranci.
STORIA
Fu soltanto dopo le
conquiste arabe dell'alto Medioevo che gli aranci cominciarono ad
essere coltivati nell'area occidentale del Mediterraneo: anche il
nome arancio testimonia l'origine orientale, in arabo “narang”, a
sua volta derivante dal sanscrito “naranjia”, che letteralmente
significa “frutto preferito dell'elefante”.
IN CUCINA
I frutti
dell'arancio oltre ad essere adatti per essere consumati freschi,
quelli amari risultano ottimi nella preparazione di marmellate e
gelatine. Inoltre la scorza candita – assai cremosa e profumata –
è utilizzata nella preparazione di dolci e budini
L'olio essenziale ai
fiori di arancia è un alleato preziossimo nella pasticceria
RICETTA
VEGAN
Crema
all'aroma di fiori di arancia
100
gr di farina
30
gr di zucchero integrale di canna
1
pizzico di sale
400
ml di latte di riso
1
pizzico di curcuma
tostare
la farina e lo zucchero in una casseruola, aggiungere la curcuma e il
sale.
Rimescolando
di continuo aggiungere lentamente il latte di riso, portare ad
ebollizione e fare addensare il composto fino a renderlo della
consistenza desiderata.
Aggiungere
infine 3 gocce di olio essenziale biologico di fiori di arancio.
Questa
crema è ottima per farcire crostate e da utilizzare come crema
pasticcera.
La
buccia d’arancia viene aggiunta a polveri, incensi o misture per la
prosperità,
e i cinesi consideravano le arance simbolo di fortuna mentre
buccia essiccata e semi vengono aggiunti a sacchetti per l’amore,
mentre i fiori a quelli per le spose. L’acqua
distillata dai fiori, gli
stessi fiori freschi o secchi,
si aggiungono
a pozioni e bagni per amore e lussuria, mentre
il succo
d’arancia si può
bere
nei rituali al posto del vino.
USO IN ERBORISTERIA
Il pregio di questo
frutto risiede nell'alto contenuto di vitamina C: elemento
fondamentale per l'organismo, aiuta ad accrescere le difese
immunitarie e a fissare il ferro; essa, in quanto antiossidante,
rallenta l'invecchiamento delle cellule del corpo. Per le loro
proprietà toniche ed erpetiche, le scorze di arancio amaro sono di
ausilio in caso di cattiva digestione e di inappetenza, di sostegno
in caso di scarsa secrezione di bile, di conforto nelle coliche di
fegato e reni; svolgono infine un'azione febbrifuga, leniscono gli
stati di agitazione e insonnia (infuso con 10-15g di foglie seccate o
da 2 a 10g di fiori), mitigano il meteorismo. Grazie a tutte le sue
virtù benefiche, l'arancio amaro (del quale si usano oltre al frutto
anche il fiore e le foglie) è altamente consigliabile nelle
convalescenze. Spesso utilizzate per rendere più gradevole il sapore
e l'odore di numerosi preparati medicinali ed erboristici. Nell'uso
cosmetico se ne apprezzano le proprietà per ottenere maschere
antirughe dall'effetto rivitalizzante, grazie all'alto contenuto di
vitamine e sali minerali.
BIBLIOGRAFIA
La grande
enciclopedia delle erbe, RL gruppo editoriale S.r.l.