venerdì 22 aprile 2016

ESBAT DI APRILE

LUNA PIENA DELLA LEPRE


Gli altri NOMI DI QUESTA LUNAZIONE


Luna del Falco
Luna Rosa o luna della Rosa
Luna dell’Uovo
Luna dell'Erba, luna dell’Erba verde, luna rossa dell'Erba
Luna del Seme, dei Semi o della Semina
Luna della Foresta
Luna delle Gemme
Luna dei Boccioli
Luna Gialla
Luna dei Fiori
Luna della Rana
Luna selvaggia
Luna germogliante
Luna delle Fragole
Luna delle Uova d'Oca
Luna dello Zucchero
Risveglio della Luna
Luna della Piantatrice
Luna dentellare
Luna dei Pesci

Spiriti di Natura: fate delle piante, Fate dei luoghi. Morgana la Fata.
Piante: basilico, aglio, sangue di drago, geranio, cardo, menta piperita.
Colori: cremisi, giallo oro.
Fiori: margherita, pisello odoroso, primula.
Profumi: pino, lauro, bergamotto, patchouli.
Pietre: rubino, granato.
Alberi: pino, lauro, nocciolo.
Animali: orso, lupo, Falco, serpente, colomba.
Divinità: Kali, Hathor, Anahita, Cerere, Ishtar, Venere, Bast, Andraste, Freyja, Eostre, Afrodite, Chang O.
Energie: Trasformazione, Creazione, Raffigurazione, Immaginazione, nuovi inizi.


IL SIMBOLISMO DELLA LEPRE


La prima lunazione dell'anno astrologico è la Lunazione della Lepre e ci ricorda che stiamo entrando nel periodo irradiato dall'energia feconda di questo animale. Molti popoli a nord e a sud dell'equatore vedono nella Luna una lepre. La lepre che dorme di giorno e saltella la notte, animale gentile e timido, ma pieno di vivacità e molto fertile. La lepre è un animale collegato alla luna, alla fertilità e quindi alla femminilità e alla Grande Dea. Sembra che i Celti allevassero le lepri per diletto (come oggi gli anglosassoni fanno con i conigli) e che vi fosse un tabù che impediva loro di nutrirsi delle sue carni. Tuttavia esso veniva abolito per i festeggiamenti di Beltane, il 1 maggio, in cui era permessa la caccia alla lepre.

La lepre era un animale sacro della Dea britannica Andraste e i movimenti dell'animale venivano interpretati per divinare. La regina degli Iceni Boudicca, devota ad Andraste, aveva sul suo stendardo l'effigie di una lepre. I nativi americani Algonquin adoravano la Grande Lepre che si diceva avesse creato la Terra. Nell'antica Europa i Norvegesi rappresentavano le Divinità lunari accompagnate da una processione di lepri che portano lanterne. Anche la Dea Freyja aveva come inservienti delle lepri e la stessa Dea Eostre era raffigurata con una testa di lepre. Presso gli Aztechi la lepre veniva raffigurata con un geroglifico lunare a forma di U. I quattrocento conigli o lepri degli aztechi erano divinità agresti protettrici delle messi, ma anche dedite alla pigrizia e all'ubriachezza. Più vicino a noi, in Grecia, la lepre era l'animale selvatico prediletto da Afrodite e, secondo Plinio sarebbe di grande utilità per le donne: cibarsi della la sua carne le renderebbe feconde. In Cina la lepre è l'essenza della Luna piena ed è spesso rappresentata nel disco lunare, intenta a pestare in un mortaio delle erbe medicinali (come nel mito della Dea Chang O); un albero di cassia le fa ombra, perché la cassia ha quattro fasi di vegetazione come la Luna ha quattro fasi nel suo ciclo. Nella tradizione buddhista le leggende narrano di come una lepre si sacrificasse per nutrire il Buddha affamato, balzando nel fuoco. In segno di gratitudine il Buddha avrebbe impresso l'immagine dell'animale sulla luna.

In ogni caso la lepre è un simbolo diffuso fra tutte le religioni politeiste e legato alla Luna e al periodo di Oestara, l'equinoziale risveglio della Natura (il Sabba di Oestara può cadere, anche se non sempre, in questa lunazione). Nella zona alpina esistono diverse leggende sulle “Donne Lepri” che di notte vistano la luna con la quale sono connesse. Le lepri sono visibili di notte e per questo ritenute animali notturni, il che significa che conoscono l’oscurità e possono aiutare gli esseri umani nelle loro ricerche.

La lepre ha meno fortuna nella Bibbia, dove viene considerata animale impuro (Levitico, XI, 6) (Deuteronomio XIV, 7): infatti apparterrebbe alla categoria degli "immondi" come rappresentante della superbia intellettuale, quando non addirittura della lussuria. Solo in tempi relativamente recenti la lepre fu assorbita e integrata tra i simboli cristiani della Pasqua, che vien fatta cadere nel periodo equinoziale, da sempre celebrato in tutto il mondo. La lunazione della Lepre è un periodo frizzante; è tempo del risveglio, di coltivare - anche metaforicamente - essere produttivi e concretizzare. Il lavoro non manca, né in casa né in giardino ed è propizio stare molto in contatto con la natura e osservarne le trasformazioni. Tutto ispira a produrre: la vita è in rigogliosa e verdeggiante espansione, la fertilità è illimitata. È anche il momento di tornare a fare movimento fisico, concederci di passeggiare per riossigenarci.
La pianta di questa luna è la menta piperita. E’ depurante, guaritrice e soprattutto illuminante. Masticata può provocare allucinazioni. Un forte thè alla menta chiarisce i pensieri e rende il cervello ricettivo alle percezioni dell’altro mondo, essa è la pianta delle fate, con la quale esse si possono invocare così come con le primule (“Himmelsschlüssel”, la chiave del cielo!).


L’ARIA DI PRIMAVERA


Tempo di celebrare e di godere di fiori, colori e profumi! Non è solo tempo di produrre, ma anche di essere lieti, di godere della nostra esistenza, lasciandoci finalmente alle spalle l'indolenza invernale. Può capitare, però, che sotto questa luna si abbia sonno (come le lepri durante il giorno), oppure che ci si senta appesantiti: è l’effetto dell’aria di primavera che ci chiama al ripristino della piena attività ma ci trova piuttosto languidi, è il momento del risveglio: un po’ di sonnolenza è naturale, come ci accade ogni mattino presto: ci stiracchiamo, sbadigliamo, dopo tutto questo è il “mattino" della bella stagione ed è normale un poco di esitazione a svegliarsi!
Se ci diamo del tempo per attivare bene tutti i sensi, possiamo godere dell'aria leggera e profumata, dei cinguettii degli uccelli, del ritorno delle rondini, dei raggi finalmente tiepidi del sole che hanno già fatto fiorire le rose selvatiche (che danno anch'esse un nome a questa luna). Una volta risvegliati, possiamo aprirci al mondo, all'amore, alla vita che si espande intorno a noi, pronti a raccoglierne le promesse!
Aprile è dunque il mese del nuovo inizio, che si manifesta con il ritorno della vegetazione a Primavera.
Ad Oestara è stato deposto l'uovo della nuova vita, ed ora il suo guscio si incrina e rapidamente si schiude dando alla luce il suo prezioso contenuto. Questo in natura è il tempo della germinazione, che racchiude in sé tutta la forza vitale, l'entusiasmo, la spinta verso la vita del seme che sta per nascere.
Per analogia questo tempo coincide con il segno dell'Ariete, il grande pioniere dello zodiaco, cui spetta il grande compito di iniziare le cose. Il fuoco dell’Ariete è un fuoco esplosivo, la cui energia creatrice si espande in ogni direzione, riportando la scintilla della vita. Marte è il suo pianeta governatore, il Dio guerriero che i popoli antichi consideravano grande protettore della primavera e delle energie fecondatrici maschili (e che solo in seguito divenne dio di guerra, a mano a mano che i romani presero a conquistare il mondo).
E' dunque tempo anche per noi di attivare il nostro fuoco interiore, dando inizio a nuovi progetti, concretizzando gli intenti che forse abbiamo espresso durante la stagione invernale.
Nelle energie di aprile tutto è in movimento, crescita, cambiamento, e poiché Ariete è un segno che lavora sul piano dell'identità, anche dentro di noi è il momento di risvegliare la fiducia nelle proprie possibilità, la capacità di riconoscere le occasioni, anche quando questo comporta un certo rischio.
La Luna di aprile è anche una luna dai frequenti cambiamenti di umore. Possono convivere, nell'arco di pochi giorni, calma e impeti emotivi. Ci possono essere momenti dominati dall'egoismo, dove siamo molto centrate su noi stesse: è utile approfittarne per riappropriarci dei nostri spazi, per recuperare ciò che davvero ci appassiona, al di là di tutti i doveri che spesso ci sovrastano, e per occuparci delle nostre esigenze, che magari abbiamo troppo trascurato nei mesi passati.

ALTRI SIMBOLISMI

Questo mese è ricco di simboli, tra cui l'uovo, che rappresenta il potere dell'inizio, del manifestarsi della creazione. Esso è il principio da cui nascono tutte le cose, è il contenitore di nuova vita. L’uovo ha un forte significato simbolico, tutto è contenuto in esso, tutte le uova sono sacre nelle società magiche. Con le uova si fanno anche gli oracoli, per esempio alle donne incinte: se sarà un maschio o una femmina e quanto ci metterà a nascere, se sarà un parto facile o difficile. A questo scopo la donna che fa l’oracolo tiene l’uovo nelle mani e fa una domanda precisa. Se il responso è positivo, quando si sbatte l’uovo in un bicchiere d’acqua il bianco deve rapprendersi leggermente. Poi l’uovo viene ridato alla terra e mai mangiato.
Nelle narrazioni mitiche vi è spesso un Uovo Cosmico all'origine della creazione. Altro archetipo primaverile è la colomba, simbolo del ritorno della vita e dell'amore, associato alla dea Afrodite e in seguito adottato dal Cristianesimo come simbolo pasquale. Infine il serpente, forse il più antico e potente simbolo del rinnovamento e della rigenerazione, presente in tutte le culture, che ci accompagna dal lontano neolitico, associato al volto della Dea della Trasformazione. Nella forma dell'Uroboro, il serpente che si morde la coda, esso rappresenta il cerchio della vita e ci riporta ancora al simbolismo dell'uovo.

MORGANA LA FATA – FATE LA DANZA LUNARE

Nella foschia affiora l’immagine di una donna, sembra un’illusione, ma è la Fata Morgana, sembra impossibile ma ella mostra uno stato realmente esistente, un’altra realtà accanto alla tua. Fata Morgana è la fata che ti inizia ad altri piani di tempo e spazio, è la potente maga, la quale tesse ciò che chiamiamo magia dell’illusione: la proiezione del reale.
Mogana nella mitologia è la sorella di re Artù e di esso rappresenta la forza femminile, ma anche lo spirituale e il magico. E’ l’abitante e guardiana del mistico regno di Avalon, dove nessuno può arrivare attraverso un semplice viaggio. Avalon si trova su un’isola, in un lago che esiste anche nella realtà vera. Ma puoi riconoscere Avalon solo se la sai riconoscere, se sai udire, sentire e fiutare. Le nebbie si aprono a chi è consapevole. Morgana è la chiave per l’altro mondo, per la realtà delle vibrazioni, dell’immagini, dei sogni, della saggezza spirituale. Naturalmente le fate non esistono solo in questo luogo, ampio è il folclore che le riguarda.
Le fate oggigiorno è difficile scorgerle, esse abitano nella natura più selvaggia e puniscono chi cerca di violentare la loro essenza, altre volte salvano i viandanti o si mostrano con aspetti umani così che non saprai mai di averle incontrate. Tenendo gli occhi aperti invece a volte puoi scorgerle con meraviglia, non è un’illusione, solo un collegamento con l’atro mondo. Quando scampi un pericolo in un bosco, è meglio dividere con questi spiriti il tuo pasto o qualche informazione. Qualche volta anche un mendicante può essere la chiave per l’altro mondo e potresti non accorgertene mai a causa della taccagneria o del giudizio severo. Le fate possono apparire dal nulla e svanire ma anche parlare come una voce interiore, come dubbio, come contraddizione e o semplice pensiero. Una fata può donare o punire, può portare fortuna o sventura. I suoi doni possono sembrare senza valore ma nel corso del tempo ne capirai lo scopo.
Le fate possono divenire madrine degli esseri umani buoni, una delle ultime fate attive che ci è stata tramandata era la tredicesima fata, quella che al passaggio dei tempi, con il battesimo di Rosapina, pose un segno per ricordarci che non tutti accettano i nuovi dominatori senza resistenza.
Le fate possono essere importanti maestri e in esse sono compresi tutti gli spiriti elementali e gli spiriti dei luoghi. Morgana è solo un archetipo fatto a donna, che conduce a un diverso piano di vita, un altro mondo, un altro regno, alla conoscenza e la strada per i misteri. Morgana è un esempio fatto a donna la cui natura duplice cosi come è espressa nelle diverse storie su di essa, spiega la natura duplice stessa di questi esseri meravigliosi. Ne buoni, ne cattivi come la stessa madre che li ha generati.

Il tempo della sesta luna cade nel periodo di Ostara come già ribadito, e nella tradizione alpina questo era tempo di giochi di fertilità, la corsa con le uova, far rotolare le uova e cose del genere fino alla cottura del pane e alle danze con i nastri. La figura del pane ha naturalmente una valenza magica: cuoci ciò che vuoi materializzare. Cuoci ciò che desideri, e regali il biscotto alla fata. La danza con in nastri che si protrarrà fino a Beltane è l’intrecciarsi dell’energia vivificante, e ciò non vale solo per l’uomo e la donna. In Bavaria ci sono danze solo per le donne, che cosi intrecciano l’una con l’atra la loro forza creativa.

ESERCIZI DI RAF-FIGURAZIONE E DI DANZA: LA TRASFORMAZIONE



La danza: è forse la più importante ed è preceduta dall’esercizio: raf-figurare. Im- magiare. Trasformare un immagine in realtà. La fantasia deve essere addestrata a creare immagini precise. La luna piena sostiene la forza attiva che va versoi l’esterno. Sdraiati in un posto tranquillo e chiudi gli occhi raffigurandoti in maniera precisa la tua stanza, Cosa vedi? Cosa non vedi? Poi raffigura il tuo corpo. Puoi veder il tuo viso? Immagina di stare di fronte alla tua immagine speculare: vedi i dettagli del tuo corpo? La tua pelle? Se no, apri gli occhi e impara prima a vedere. L’esercizio successivo consiste nell’ andare con la mente in un luogo che vedi spesso come una strada, percorrila con precisione come se stessi camminando lì veramente. Esercitati in questo quando puoi, allena la capacità di concentrare lo spirito anche senza il corpo materiale.
L’atro esercizio consiste nel cambiare qualcosa: per esempio qualcosa di se stessi, e va fatto con cura e responsabilità. Cambia qualcosa che non ti piace o raffigurati come la persona che vorresti essere. Raffigurarti lo stato da raggiungere come preciso stato visibile. Per provocare cambiamento, hai bisogno di una forza di proiezione bene esercitata e devi confermare il cambiamento in modo rituale finché non è avvenuto. Nulla cambierò solo perché ci credi, devi sapere come cambiare le cose. Per la magia non è affatto decisivo il “crederci” ma la convinzione di poter causare qualcosa, quindi la consapevolezza di quali forze causano la cosa.

Per la danza vera e propria, puoi ballare sola o come sempre meglio se con altre persone. Resta tranquilla e concentrata con le mani davanti al corpo i palmi rivolti verso l’alto come se ricevessi qualcosa. Se siete più persone immaginate un punto centrale attorno al quale danzare. Lentamente le mani si riempiono di forza che trasforma e materializza. Raffigura questa forza. Quando tutte ne sono piene e la sentono mettetela in movimento (anche da soli) attorno al punto centrale. Il piede sinistro in avanti, il destro lo raggiunge. Sempre verso sinistra. PoI canticchiate a bocca chiusa. Nel cantare immagina il tuo vecchio stato, e vai sempre avanti girando in cerchio. Il piede sinistro conduce il destro segue. Immagina il vecchio stato trasformato, muovi l’energia nei tuoi palmi: tirala in direzioni opposte, forma una palla, gioca con essa finché non la conosci molto bene. Ora è il momento giusto: ammassala tra le mani leggermente unita e proietta il nuovo stato. Così fino a quando lo vedi veramente in tutte le conseguenze. Assumi tu la responsabilità del cambiamento, nessun amico, nessun terapeuta, solo tu e tu soltanto. Quando tutte hanno realizzato l’immagina si cambia il canticchiare e il cantare. Vi concentrate sul punto centrale, vi fermate, descrivete la metamorfosi con toni e rumori sempre nuovi. Infine l’energia che produce questa trasformazione viene messa su entrambi i palmi, le mani tese a destra e sinistra del corpo e i palmi verso l’alto. Sollevate lentamente l’energia sopra la testa e alzatevi sulla punta dei piedi e infine con un sibilo tirate tutta l’energia nei pugni serrati giù verso il preluso solare. Sciogliete il cerchio, potete parlare della trasformazione. Il gioco con questa energia è tanto importante tanto quanto lo è mettere al mondo dei figli, conoscere gli aspetti di questa manipolazione creativa che prima va capita meditando, cosi come gli sviluppi che emergono dal cambiamento. Ogni trasformazione va intrapresa con chiaro denso di responsabilità, Tutto ciò che fai ritorna e di ciò bisogna essere consapevoli.

Quando la Luna della Lepre raggiunge la pienezza nel cielo, concede alla Terra una fertilità illimitata. Prati e campi si vestono di una nuova vita. Nei giardini e nei campi i fiori sbocciano e anche gli animali sono indaffarati, il bisogno di crescere le proprie famigliole aumenta. La fertilità della Luna della Lepre cresca anche dentro di noi. Sentiamo il bisogno di essere produttivi e sentiamo il bisogno di terminare progetti, eliminando gli ostacoli per raggiungere gli obbiettivi. La potente energia ci chiede di coltivare il nostro giardino spirituale e fisico. Sentiamo L'amore e il nostro cuore saluta leggero questa luna.

Suggerimenti

¨Indossate abiti verdi, rosa, gialli che simboleggiano la fertilità e l'amore.
¨Decorate l'altare con figure di animali ,fiori, piante e ogni cosa che evochi gioia e la fertilità
¨Usate candele verdi, gialle, bianche e bruciate l'incenso di luna piena o incensi alla frutta, fragola, pesca cocco ecc..
¨spargete il cerchio con un mazzo di fiori di campo
¨Se potete celebrate in giardino, estirpate le erbacce e travasate le piantine nella terra, se celebrate in casa sistemate i vasi con amore e cura cantando
¨E' tempo di fate! se siete in giardino, lasciate un po’ di terra non coltivata, esse giocheranno li, portando la magia al vostro giardino. In alternativa create oggetti come acchiappa fate che le attirino sul vostro balcone o finestra. Create oggetti rilucenti e giochi vari per questi amici. Potete donare loro un vaso con della terra anche su un balcone, ma in città è difficile che queste si trasferiscano.
¨Per il banchetto, violette zuccherate, succo di fragola, biscotti al limone
¨Se volete piantare altri semi riversate in loro le buone qualità e piantateli

*** dal forum le sacerdotesse di avalon***

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