ESBAT
DI AGOSTO: LUNA PIENA DEL GRANO
Quella
di Agosto è chiamata la luna del grano e delle granaglie; è un
esbat molto importante poiché segue il sabbat di Lughnasad (sabbat
di celebrazione della mietitura e del raccolto estivo) che influisce,
con le energie create dal cerchio, per tutto il periodo seguente, in
generale fino a quando è percepibile il cambiamento verso le forze
del sabbat successivo; che sarà quello di Mabon (equinozio
d’autunno) designato a segnare l’ingresso in autunno e la fine
della stagione agricola.
Ci
troviamo innanzi al raccolto e alla mietitura, alla maturazione dei
cereali, il cui nucleo serba il mistero atavico dei cicli di vita,
morte e rinascita e tutta la potenza del divenire germoglio.
Ogni seme è il
frutto del cereale primogenito eppure questa linfa vitale si rinnova
ogni anno per offrire energia e nutrire la madre terra come anche il
nostro corpo.
Si tratta della magia
ancestrale: la più potente e antica.
Come esseri umani
abbiamo una vecchia storia in comune con i cerali: discendiamo anche
noi dalla prima coppia e il loro sangue scorre ancora nel nostro
genoma.
Ciascuno di noi è un
anello che forma la vita eterna.
Daavanti ai frutti
maturi e al grano raccolto è pressoché intuitivo riflettere sul
cammino percorso e sulle trasformazioni avvenute. Questo
è uno dei
momento di maggiore espansione sia della natura, sia dei percorsi di
evoluzione interiore.
Intanto la ruota
continua il giro: l'estate declinerà cedevolmente il trono
all'autunno e la calura cederà docilmente il passo al fresco della
rugiada mattutina e poi arriveranno impetuose le piogge e poi ancora
ci avvinghierà il freddo. Occorre fare scorta di questi ultimi raggi
calorosi che ci accarezzano la pelle e portarceli dentro, ben
racchiusi nel ricordo, per affrontare con gratitudine e serenità il
tempo a venire. La luce stessa del giorno muta ogni giorno diventando
sempre meno abbacinante e più distinta, delicata.
E’
la luna della coscienza del cambiamento:
si avvicinerà presto il periodo del ritiro, della discesa dentro di
noi per riemergere poi nuovamente alla luce. Il simbolo rituale che
può essere usato per meditare in questo esbat è la spiga
di grano:
prepariamo il nostro altare per la celebrazione decorandolo con panni
argentei e dorati, a richiamare sia il momento di celebrazione lunare
che l’elemento della stagione: il sole dorato. Poniamo al centro
del nostro altare la spiga di grano e contempliamola: proviamo a
dirigere la nostra attenzione verso ciò che simboleggia. La spiga
matura è simbolo
del raccolto dell’anno:
la dura fatica, il lavorio interiore e l’investimento di energie e
volontà che ha reso possibile la nascita e la maturazione dei nostri
progetti. Gioiamo della soddisfazione
che ci procura osservare il nostro raccolto.
perché piccoli o grandi che fossero, esteriori e visibili o
interiori e percepibili solo a noi stesse, molti traguardi sono lì
di fronte a noi, segno manifesto di ciò che siamo state in grado di
compiere. Hanno dato frutto.
Ma la spiga di fronte
a noi è anche qualcosa in più: è composta da molteplici semi. I
suoi chicchi richiamano quelli che sono stati seminati ad inizio
stagione, nascosti nel ventre buio e caldo della madre terra con la
promessa di germogliare, e ora ognuno di quei chicchi ne ha generati
molteplici sulla spiga matura. E’
simbolo di morte e rinascita:
il ciclo di mutamento che connota ogni aspetto della vita umana e
della terra. Per poter generare qualcosa di nuovo, qualcosa deve
anche avere termine. E viceversa: ogni cosa che finisce ha anche un
nuovo inizio. Tutto
è trasformazione,
sembra volerci dirci la spiga di grano. Rappresenta la promessa di
nuova vita e di cambiamento.
Nella
mitologia classica Demetra è la Signora delle messi, del grano e
della Vegetazione.
A
Lei, veniva dedicati i raccolti, e le donne usavamo celebrarla
andando nei campi appena mietuti danzando e offrendo latte, miele e
il loro ciclo mestruale.
La Grande Dea del grano aveva una figlia che amava molto: Persefone,
La Grande Dea del grano aveva una figlia che amava molto: Persefone,
e
soffrì tremendamente quando quest’ultima fu rapita da Ade, re dei
morti, il quale la voleva sposa e regina del suo regno di anime
perse. Demetra cercò invano sua figlia, e presa dal dolore
lacerante, decise di non far germogliare più nemmeno un seme di
grano sulla terra, portando alla completa distruzione il genere
umano. Zeus preoccupato per la sorte degli uomini, fece risalire
dall’oltretomba Persefone. Ma ormai, il cuore della bella era stato
rapito dalla bestia e il matrimonio celebrato così per non far
separare le anime dei due e per placare il dolore provato dalla
separazione della madre con la figlia, si decise che Persefone
avrebbe trascorso metà dell’anno con la Madre e l’altra metà
sarebbe discesa negli inferi, accanto al suo sposo.
Così l’ umanità ebbe
possibilità, una volta all’anno di coltivare nuovamente la Terra
Creativa
e protettiva, Demetra è Dea della fertilità, venerata come Madre
Terra. Con il dono dell'agricoltura, fondamento di civiltà, Demetra
dette agli uomini il vivere civile e le leggi.
Demetra
rappresenta il principio materno della natura che sostiene e porta
ricchezza e abbondanza, cibi e frutti vari in grande quantità. Come
dea del frumento, insegna l'agricoltura e la produzione dei beni
materiali agli esseri umani.
L'archetipo
di Demetra si incarna in ogni donna che, madre naturale o putativa,
si prende cura di un figlio in qualsiasi forma esso si manifesta -
progetto, animale,creatura umana - nutrendolo, accogliendolo,
confortandolo e poi lasciandolo libero di seguire il suo destino: lo
separa da sé.
Sono
figli* della terra
e
lei è mia madre
Invocazione
tratta dall' Inno a Demetra di Omero
Noi ti celebriamoDemetra
madre di messi
dai seni fiorenti
che ti adagi radiosa
tra docili valli fecondate da fiumi
e ruscelli divini
che tutti provengono
dall’Amante e Padre
Zeus e Fratello
che tutto irradia
del lucente
e forte suo seme.
Certo è fatica
per l’uomo
tenere ai ta muoi passi
assecondare i tuoi fianchi
con il lucido aratro
e le miti
bestie possenti
Ma il cuore rigonfia
a vedere le messi
rinascere
dal vasto tuo seno
nutrimento dell’uomo
e di tutti i viventi
………
A te
il canto innalziamo
di trepida lode
Corrispondenze
Erbe :
camomilla, la radice di S. Giovanni, alloro, angelica,
finocchio, arancio, iperico, ruta.
Colori : giallo,
oro.
Fiori : lillà,
rosa canina, ginestra, girasole, calendula.
Profumi :
incenso, eliotropio.
Cristalli :
corniola, diaspro, agata rossa, occhio di gatto, cornalina.
Alberi :
nocciolo, cedro, ontano.
Animali : leone,
fenice, draghi, falco, aquila, gatto.
Divinità :
Ganesha, Thoth, Hathor, Diana, Ecate, Nemesis.
Come
celebrare l'esbat del grano:
Il compito della celebrazione è quello di prestare cura e attenzione alla creazione e a nutrire un attaccamento profondo per la vita. Osservala, analizzala in ogni sua parte e custodiscila con amore, difendendo la sostanza spirituale che in essa si nasconde. Impara a non perderti in ciò che è parziale dimenticandoti di ciò
che è intero. ffinché tu
possa adempiere il tuo compito, coltiva i talenti
dell'attenzione, dell'accudimento e
dell'efficienza.
Non permettere
nessuno spazio a sentimenti negativi quali: ossessività,
criticismo, rabbia, frustrazione, invidia o gelosia perché se
presenti possono diventare ostacoli così grandi da inaridire
il tuo cuore e la tua anima
§
Usa candele gialle e oro.
§
Brucia incenso al patchouli.
§
Decora l'altare con festoni di carta colorata foto o cose di antenati
, fasci di spighe e cereali.
§
Per il banchetto servite biscotti d'avena e pane dolce e bevande la
malto.
§
Spargete il cerchio con il fascio di spighe. Una volta sciolto il
cerchio, appendete il fascio sopra l’area del banchetto
§
Scrivete un biglietto di ringraziamento per i vostri antenati e
bruciatelo, l'incenso trasporterà il messaggio.
§
Meditate sulla vita e cercate di riallacciare un rapporto perso,
potete aiutarvi con una preghiera da esprimere alla Dea.
§ Bruciate
simbolicamente le condizioni a cui volete mettere fine, scrivendoli
su un foglio e buttandoli nelle fiamme. Guardate come bruciano
e poi potete provare a leggere simbolicamente nella cenere o nelle
braci: notate quali emozioni o immagini sorgono
§
Fissate la fiamma di una candela concentrandovi su un percorso
personale spirituale, mentre siete seduti, potete raggiungere
altri luoghi, e vedere altri eventi.
buon
esbat care anime,
Simicca
Sitografia:
la soffitta
delle streghe
antica madre
Sacerdotesse di
Avalon
Bibliografia:
L'arte della
magia di P.Curott
|
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