giovedì 20 luglio 2017



                                           ***Lughnasadh***


                     ***1 agosto. Celebrazione del Dio Lugh e di Arianhod.***
Secondo la tradizione gallese, Lugh è figlio di Arianrhod, la Dea Bianca della luna e dell'Aurora. La madre diede al bambino tre geasa (divieti). Il primo sentenziava l'impossibilità di avere un nome a meno che non fosse dato dalla Dea stessa, il secondo che non avrebbe potuto possedere armi se non donate da lei e la terza che non avrebbe potuto sposarsi se non con la sua benevolenza. Attraverso l'ingegno il bambino riuscì ad aggirare i geasa , e finì per ottenere un nome dalla madre ( Lugh: Il lucente), ad avere le armi e una bellissima donna non mortale (che venne creata mediante la magia e l'uso di nove fiori così che le fu dato il nome di Blodeuwedd, che significa appunto “viso di fiori”). Blodeuwedd tradì il marito con l'amante Grown che lottò contro Lugh. Quest'ultimo sconfisse il nemico e fece in modo di tramutare Blodeuwedd in gufo.
Lugh rappresenta l'archetipo dell'eroe incorruttibile, colui che porta il senso di giustizia. Come Odino nella mitologia norrena, Lugh possedeva dei corvi profetici secondo le fonti più antiche. I Romani lo associarono a Mercurio (ciò si ritrova nel De bello gallico di Cesare) e ad Apollo-Febo.

Molti luoghi dedicati a Lugh nell'Europa centrale e occidentale testimoniano l'importanza del dio tra i Celti (diversi luoghi venivano chiamati Lugudunon, “il forte di Lugus”, cioè Lugh). L'antico nome Lugus sembra significhi “lucentezza, illuminazione”, e, sebbene è evidentemente collegato alla stagione del raccolto, è connesso anche a tutte le capacità della mente umana.
Lugh è, pertanto, legato alla celebrazione dell'intelligenza, dimostrazione divina di come la saggezza porti alla supremazia della mente sui problemi.



Arianhod, dal canto suo, nel suo ruolo materno, educa a sopraffare gli ostacoli, e per permetterne la crescita lascia al figlio la soddisfazione di dimostrare che gli ostacoli non sono mai insormontabili.
Lei non sentenzia "non avrai MAI nome, armi o una donna", ma dice "non li avrai SE NON da me". In un certo senso lei sfida a sfidarla, lì nell''oscurità della notte dove lei si cela per permettere poi di riaffiorare nella luce tramutato: con un nome, con delle armi e una donna. E' lì nell'ombra della luna che avviene la crescita, nel buio, nel calderone.




I e le nostr* antenat* celebravano Lughnasadh radunandosi nelle campagne e nei boschi ricordando che la Terra costituisce il corpo materiale della Dea. Festeggiavano con giochi, gare e banchetti, con dimostrazioni della velocità dei propri cavalli e della forza degli uomini che si sarebbero dedicati al raccolto.
I giovani partecipavano a gare di lotta, tiro con l’arco e corse di cavalli, importantissimi per una società guerriera come quella celtica ma, essendo Lugh il dio delle arti, si dilettavano anche in competizioni poetiche e musicali.
Abbiamo infatti notizia di molti festival dell'arte. Le gilde medievali per esempio creavano più mercanzie per l'occasione e decoravano i loro negozi con colori accesi e nastri, vi erano marcie e parate, oltre che recite cerimoniali e danze per gli stranieri e per gli astanti.

A Lughnasadh ritroviamo l’unione rituale di Beltane, dove la Dea della Terra sposava il Dio dell’anno Crescente, e le nozze divine di maggio, ma si tratta di un rituale sacrificale, in armonia con il sentimento di morte che aleggiano in questo momento pre-autunnale.
Il calore solare e la generosità della Natura sono arrivati alla fine, portando a compimento il ciclo agrario per iniziare finalmente il riposo. E’ un momento di riflessione e preparazione del futuro. Lughnasadh è una festa di trasformazione, di passaggio, e ci suggerisce di riflettere sui cambiamenti della vita e di accettarli, migliorando ciò che possiamo migliorare e portare la nostra vita ad un livello più altro di creatività, per poter affrontare bene il nuovo anno di crescita.
Nel folklore britannico, con la derivazione medioevale cristiana, Lughnasadh prese il nome di Lammas “messa della pagnotta”, legato alle offerte propiziatorie tramite il pane lavorato con il primo raccolto.
Lo Spirito del grano muore nella macina, trasformandosi in farina. La ruota della macina diventa così il simbolo del raccolto e del cerchio solare. Si usava, infatti, far rotolare una ruota giù dalla collina come rappresentazione della fine del raccolto e l’avvicinarsi del declino del Sole, che tra poco lascerà spazio all’oscurità invernale.


Siamo al momento solenne della raccolta che ci assicura il cibo durante i mesi freddi. L'estate è il caldo, la crescita, l'abbondanza, il lavoro e il gioco delle spensierate lunghe giornate di luce, la bellezza dei giardini rigogliosi, la dolcezza frutti maturi, l'intensità del sapore delle verdure dell'orto e delle erbe del sottobosco come anche l'ingegno per la conservazione di tutto questo.
Tessere il grano è un'attività tradizionale (fare le bamboline). Il pane è infornato e l'altare è decorato con verdure e frutta del raccolto.

Lughnasadh è una festa che celebra sia il Dio che la Dea, un tempo dedicato sia al principio femminile che a quello maschile. Anche se maturiamo ciò che abbiamo costruito, raccogliamo i meriti per il nostro lavoro, il Dio si sacrifica volontariamente per mano della Dea e il sangue è sui campi come i semi a primavera. Il grano che matura è il prodotto di una pianta morente. La promessa di una nuova vita è nel cuore di ogni spiga che matura trasformandosi in grano, quindi in farina e quindi in pane che ci sosterrà nei mesi che verranno. La Dea stessa, nella sua fase di Madre abbondante e prodiga è presente come mietitrice del grano, di anime e di vita, la Crona che gentilmente conduce la vita nella morte per poter ricreare ancora la vita.

Il grano è sempre stato associati a divinità che venivano uccise e smembrate e che ritornavano dal mondo sotterraneo come Tammuz, Osiride ed Adone. Anche la storia di Demetra e Persefone è un ciclo di morte e rinascita associato al grano. Demetra, la Dea della fertilità, non avrebbe lasciato crescere nulla finché sua figlia non fosse stata liberata dal mondo Sotterraneo.

Per questa ragione fare il pane, specialmente quello di granturco è un atto sacro in questo Sabbat. Le torte rituali a volte vengono create con il volto degli Dei. Siate sicuri di invocare il Dio del Grano quando preparate il pane/torta e di infondere le vostre sicurezze all'impasto.


Ma non dimentichiamo che Lughnasad è un sabbat, è un momento di festa. Quando il vostro pane è sfornato e pronto da mangiare, tagliatelo a pezzetti con le dita e mangiatene qualche pezzo m
a sopratutto condividetelo, ricordando il Dio nelle vostre preghiere.

A LUGH
"luce di vita, luce di saggezza
questo è il tempio del mio antico signore:
in suo nome allontana la amarezza
e lasciami scorgere il suo infinito bagliore."

Corrispondenze:

Simboli
Luna Piena

Dee
Le Dee Madri

Colori
Rosso, Oro, Arancio, Verde

Cibi Tradizionali
Frutti del primo raccolto, Mele, Pane, Bacche, Grano, Patate, prodotti locali. Torte appena sfornate, sidro

Erbe
Malvarosa, Erica, Prugna selvatica, Grano, Orzo, Acacia, Aloe, Incenso, Mirto, Foglie di Quercia, Girasoli

Incenso
Rosa, Sandalo

Oli
Rosa, Gelsomino, Garofano, Lillà e Gardenia

Cristalli
Corniola, Citrino, Ambra, Tormalina, Avventurina, Peridoto, Sardonite

Dei
Demetra, Persefone, Cerridwen, Faunus, Lugh, Cerere e tutti gli dei che presiedono sull'agricoltura


Attività da svolgere per celebrare il sabba:
√ Decora la casa con spighe di grano legate da un nastro argento
√ Accendi candele gialle o dorate in onore della Luce
√ Dona dei chicchi di grano propiziatori alla Terra
√ Condividi sidro e pane con i tuoi cari

Danza



"Il raccolto è anche dentro di me
come il seme muta per tornare a vivere
non mi opporrò al cambiamento.
Come La Signora falcia il suo Amato
imparerò a lasciare andare chi non posso fermare
Come il raccolto viene conservato per superare l'inverno
anch'io imparerò ad aspettare che arrivi il momento per ogni cosa."
Simicca
Sitografia :
http://www.stregadellemele.it/main4.asp?pag=lugh
http://sfumaturedimagia.com/feste-del-fuoco-lughnasadh/http://www.quartadimensione.net/portaleedg/festcelt.htm
Bibliografia:
Appunti di una strega di città di Eva Paoli
L'Arte della Magia di Phyllis Curott
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In occasione di Lughasadh, il primo di agosto,
il Bio Green Food, l'associazione Lemuria e la Buca ai confini del mondo sono lieti di invitarvi alla celebrazione neo pagana del Sabba attorno al falò.
Ritrovo alle 20e30 alla Buca ai confini del mondo.

Apertura del cerchio, invocazione alla Dea e al Dio, danze rituali con tamburo, pratica della meditazione, condivisione del pane, ringraziamento alla madre e chiusura del cerchio.
*Vestitevi di colore giallo e/o verde ( colori del grano maturo)
portate:
*una candela
*un simbolo che rappresenti l'obiettivo che volete raggiungere ( ad esempio un libro di un esame che volete passare, una carta di credito per entrate finanziarie)
*un pane ( possibilmente fatto da voi stess* o comunque artigianale)
* il tamburo o i sonagli con i quali danzerete e un tronco da gettare nel fuoco.
L'iniziativa è gratuita e aperta a tutt*

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