L'ultima
iniziativa del Bio Green Food punta a fare andare il sangue al
cervello,
dopo
il trattamento anti cellulite celebrale con caffè filosofico del
sabato pomeriggio,
abbiamo
deciso di proporre verticali, ponti e spaccate come appuntamento del
lunedì sera: allenamento acrobatico; che serve sì a rendere più
flessibile e tonico il corpo ma giova anche -e tanto, come ogni
attività sportiva- alla mente.
L'iniziativa
è gratuita grazie alla disponibilità del CSA Brigata 36 che ci
mette a disposizione i suoi locali; il BGF offre il servizio di cena
da asporto a 9 euro per il dopo allenamento ( che è bene stare
leggeri o essere a digiuno prima di fare acrobazie ;)
Iniziamo
alle 20.30 e ne abbiamo per un'oretta abbondante.
Tutt*
sono benvenut*
Fata
Chiara, mia sorella socia, ha pubblicizzato l'evento sulla pagina
facebook sei di Imola se… il primo commento è stato
dell'amministratore ( a questa pagina sono iscritti ben più di
13.000 profili): “ ma non è il covo delle zecche rosse locali?”.
Dopo
aver indagato sull'origine etimologica,che come prevedibile, è un
termine ereditato dal linguaggio fascista degli anni '30 utilizzato
per discriminare socialisti e comunisti; l'amministratore
della pagina, che l'ironia della sorte vuole si chiami Salvatore, mi
insegna come durante i fatti del G8 di Genova, famosi -ahimè- per la
brutalità con cui gli agenti delle forze dell'ordine hanno malmenato
i manifestanti, l'espressione “zecche rosse” fosse in voga presso
i celerini. Infine Salvini, leader della Lega, erede di un movimento
nato sotto slogan “perchè noi ce l'abbiamo duro” ha utilizzato
in diverse occasioni.
Potrei
rispondere a tono -il vocabolario rosso è forbito quanto il nero di
insulti-ma non farebbe che alimentare la cattiveria dello scontro ed
io ritengo che sia più giusto promuovere l'atteggiamento di chi ama
il mondo, con la mia espressività.
Detto
ciò, volevo presentarvi il brigata 36: centro culturale antifascista
di Imola che è attivo e si da da fare per difendere i diritti negati
dal fascismo e lo fa organizzando proiezioni di video, presentazioni
di libri, laboratori musicali, di ginnastica ( come il nostro :), di
giardinaggio. Serate di approfondimento e manifestazioni.
questo il sito: http://www.brigata36.it/
Io
non ho vissuto la guerra e ho avuto la fortuna di studiare solo sui
libri di scuola il genocidio e le nefandezze commesse in questo truce
periodo storico italiano.
-Tanto
vergognoso che viene solennemente sancita dalla costituzione
l'impossibilità di ricostituire il partito fascista e viene
condannata l'apologia dell'ideologia a questo sottostante, che si
fonda sull'uso indiscriminato della forza per affermare una presunta
supremazia nazionale-
ma nel mondo, attualmente, ci sono dittature
fondate su questi presupposti e le notizie - poche- che circolano, o di cui vengo a conoscenza, mi
preoccupano.
E vi
dico la verità: Sono preoccupata. Sono molto ma molto preoccupata.
Ho
paura dell'odio e di coloro che lo fomentano.
Idealmente mi piace pensare di lavorare per realizzare inclusione e creazione, pertanto credo che siano da superare i movimenti di opposizione, ma riconosco come ancora attualmente
l'anti-fascismo si trovi costretto a combattere schierato a difesa
delle/gli immigrat*, delle donne, delle/gli omosessuali, dei trans,
delle/gli sfrattat*, delle/i pover* e di tutt* coloro che vengono
discriminat*.
Vivo a Imola, città medaglia d'oro al valore partigiano, sede di un
circolo Anpi molto attivo, a cui il mio papa è orgogliosamente
iscritto, sede del Brigata 36, di cui ho già scritto quanto vanti un
calendario intenso e interessante di iniziative e dal
mio piccolo pulpito che è questo blog non so se ho il
potere di fare grandi e passionali arringhe per spronare
chi mi legge a riflettere e a crescere nell'ottica del bene...
Ci
sono momenti nella vita in cui sembra che l'unica soluzione sia
spegnere tutto, disattivare, darci su, fare silenzio.
La
saggezza orientale ci insegna come sia il silenzio ad avere
vibrazioni più alte,
la
musica quanto le pause diano senso al ritmo;
e
in mezzo alla bruttura dei nostri tempi, in questa città con il
fiato di discarica, continuano a fiorire gli albicocchi.
Da
figlia della città medaglia d'oro al valore partigiano, Imola
Simona
Biagi
chiudo con una canzone:
"solo io chiedo" di Mercedes Sosa
traduzione di C. Cormio:
Solo io chiederò
che la guerra non mi lasci indifferente
è un mostro grande e si divora
la povera innocenza della gente
Solo io chiederò
che il dolore non mi lasci indifferente
e che la Porca Morte non m'incontri
prima che queste parole siano spente
Solo io chiederò
l'ingiustizia non mi lasci indifferente
non voglio mai più porger l'altra guancia
ed il cielo non ci ha mai donato niente
Solo io chiederò
che la rabbia non mi esca dalla mente
che chi è poi un bastardo non m'incanti
col sorriso che nasconde il niente
Solo io chiederò
che il passato non sia mai dimenticato
e non si cancelli la memoria
dell'arroganza che ci ha sempre calpestato
E ancora chiederò
che il futuro non mi trovi diffidente
c'è ancora tanto da inventare
per costruire una cultura differente
c'è ancora tanto da inventare
per costruire una cultura differente