Una poesia e una canzone per aprire il post sul Solstizio d'Inverno:
Albero
Secco
Un albero secco
fuori dalla mia finestra
solitario
leva nel cielo freddo
i suoi rami bruni:
Il vento sabbioso la neve e il gelo
non possono ferirlo.
Ogni giorno quell'albero
mi dà pensieri di gioia,
da quei rami secchi
indovino il verde a venire.
Un albero secco
fuori dalla mia finestra
solitario
leva nel cielo freddo
i suoi rami bruni:
Il vento sabbioso la neve e il gelo
non possono ferirlo.
Ogni giorno quell'albero
mi dà pensieri di gioia,
da quei rami secchi
indovino il verde a venire.
Wang Ya Ping
Inverno di Faber, cantata da Battiato:
*** Yule ***
per le wicca, esseri in totale sincronia lunare, il solstizio d'inverno
ha una carica portentosa: ci troviamo davanti alla notte più lunga
dell'anno.
Il
momento sacro richiede sempre un'importante introspezione ora che
osserviamo, non senza una certa trepidazione, come l'oscurità
trionfi nel respiro della natura che si affievolisce, mentre gli
spiriti dei boschi giacciono rapiti dal riposo.
Il
sostantivo Yule è di probabile derivazione scandinava ("Iul"),
un lessema che significa "ruota".
Si
tratta di una festa pagana la cui origine si perde nella notte dei
tempi e che ci è stata tramandata dalle genti del Nord, attraverso
mitologie suggestive, forti, colorate, che suggellano il legame fra
il ciclo naturale delle stagioni e l'alternanza dei ritmi vitali di
nascita e della morte; che in Yule indicano la nascita del bambino.
Si
crea un paradosso significativo tra il triste panorama di alberi
spogliati e abbruttiti dal buio e il potere generativo della madre
Terra che da la vita al Dio Sole proprio in questo momento.
L'utero della Dea genera la vita dentro la morte.
L'utero della Dea genera la vita dentro la morte.
Nel
freddo, lei, si trova ad essere la regina del ghiaccio e nonostante
la morsa del gelo, sprigiona il potere di mettere al mondo il Figlio
della Promessa, il Sole suo amante, che la ri feconderá ri portando
calore e luce al suo regno.
Yule,
è la data della Ruota che segna il punto dell'inizio dell'anno nato
con Samain, dal momento di tale nuova genesi, dallo zero, è giunto
il momento della generazione.
C'è
profonda calma e speranza che dall'esterno dobbiamo condurre nella
silenziosa e oscura profondità del nostro essere per prenderci cura
della scintilla del nuovo Sole.
Coltiviamo
sentimenti di gioia ed ottimismo perchè consapevoli che i giorni
si allungheranno e sta a noi uscire dalle tenebre rigenerat*.
Benedetto Yule.
Possa questo solstizio e il giro della ruota
portare amore, pace e buona fortuna nell'anno che viene
Diamo il benvenuto al ritorno del sole
con speranza e gioia
Possiate non essere mai assetati.
L'elemento
più importante per propiziare questo rito è indubbiamente la luce
del fuoco che muove la mano della strega nel sostenere il potere del
sole.
Accedente
le candele, questa notte e affidate il vostro spirito alla
purificazione della fiamma affinché tutto ciò che non serve più
portare con voi, tutto ciò che vi appesantisce, venga bruciato.
Possa
essere leggero e aggraziato il passo e totale la devozione con cui
dedicarci a illuminare il mondo. E' il momento di scacciare tutte
paure e le loro insinuazioni, di scartare domande vuote e trovare
risposte piene e per farlo occorre forzatamente eliminare le idee logore ed i
progetti finiti.
Lasciare
andare il passato è un passaggio obbligatorio e molto catartico per avere libertà e
lucidità. Queste sono le compagne a cui affidarsi per camminare
verso la luce.
In
questa lunga notte arriva il rinnovamento; con gioia, gratitudine e
speranza piantiamo i semi del cambiamento.
Nell'altare
della bottega fatata bruciamo la ghirlanda di foglie che avevamo
intrecciato per Mabon e poniamo una ghirlanda di rami di agrifoglio
per onorare Yule
Osservare
la Rede noi dobbiamo,
Con
tutto l'Amore e Fiducia che abbiamo.
Vivi
e poi vivere sappi lasciare,
onesto
nel prendere e giusto nel dare.
Devi
tre volte il cerchio segnare,
Perché
i maligni tu possa cacciare.
Esprimila
in rima come conviene.
Dolce
lo sguardo e tocco leggero,
Ascolta
molto e parla sincero.
Quando
la Luna va in crescendo,
Runa
di Streghe devi andar ripetendo.
ascolta
l'ululato angosciante.
Quando
la Luna nel cielo non vedrai,
la
mano alla Madre due volte baciar dovrai.
E
quando Piena la Luna rimane,
le
attese del cuore non saranno vane.
Attento
quando dal Nord la forte tempesta viene:
chiudi
le porte e molla le vele.
Quando
il vento dall'Est comincia a soffiare,
ci
son novità e feste da fare.
Quando
il vento del Sud sta per arrivare,
l'amor
sulle labbra ti vuole baciare.
Quando
dall'Ovest il vento sussurrerà,
ogni
cuore pace e riposo troverà.
Nove
legni nel calderone devono andare,
veloci
nell'accendere, lenti nel bruciare.
Sia
il sambuco l'albero
della Signora,
la
sua cenere maledizioni sprigiona.
Quando
la Ruota inizia
a girare,
lascia
i fuochi di Beltain bruciare.
Quando
la ruota a Yule è
arrivata,
accendi
il ceppo, la testa del Cornuto va
incoronata.
Bada
tu al fiore, al cespuglio e al boschetto,
e
dalla Signora sarai
benedetto.
E
dove l'acqua si va ad increspare,
getta
una pietra e la verità traspare.
Quando
un vero bisogno tu avrai,
l'avidità
altrui ignorerai.
Con
degli sciocchi il tuo tempo è sprecato,
e
come loro sarai giudicato.
In
gioia l'addio, in gioia l'incontro,
cuore
caldo e sorriso sul volto.
Ricorda
la Legge del Triplo: è fatale,
ritorna
tre volte sia il bene che il male.
Se
la sfortuna è alle porte,
segna
una stella blu sulla fronte.
E
che tu sia leale in amore,
o
anche il tuo amante sarà ingannatore.
Son
otto parole la rede per noi:
Se
male non fai, fa' ciò che vuoi.
dall'originale
Rede di Lady Gwen Thompson, pubblicato per la prima volta su Green
Egg magazine, Vol. III. No. 69 (Ostara 1975)
Con benedizione,
Wicca Simicca dalla Coven del BGF
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