lunedì 22 febbraio 2016

ESBAT DI FEBBRAIO



ESBAT DI FEBBRAIO


I NOMI DI QUESTA LUNAZIONE Luna di Febbraio Luna immacolata Luna di purificazione Luna Casta Luna della Tempesta Luna Selvatica o Selvaggia Luna della Fame Luna stimolante Grande Luna d’Inverno Luna delle Corna Luna Rinascente Luna dell’Orso Vecchia Luna Luna grigia Luna del Vento Luna dei Dadi Luna delle Oche Luna ossuta Luna di carestia Luna di pulizia


Dato che questa luna si fa piena quando la neve ricopre ancora molte regioni, ha il potere della purezza, dell' innocenza e della gioia. E’ una luna che parla al fanciullo che è dentro di noi, in ricordo di un tempo lontano, quando la vita era semplice, quando il sorriso era prezioso e ogni cosa sembrava possibile. Proprio per questa caratteristica, la luna immacolata fa venire voglia di ridere, di correre e giocare, di fare capriole e divertirsi.
Sotto la sua luce troviamo le soluzioni a situazioni confuse: le barriere si piegano, cedono e i nostri obiettivi personali diventano raggiungibili. La luna immacolata ci offre l'opportunità di eliminare ciò che è vecchio e inutile e la sua venuta è il segnale che è il tempo di voltare pagina e di iniziare un nuovo capitolo della vita. Quando il tempo meteorologico è coerente alla stagione, in febbraio fa freddo e nelle regioni montane del nord abbonda la neve. I raggi di sole che nelle ore meno fredde battono sui tetti la sciolgono un poco, ma non del tutto, e di notte lungo le grondaie si cristallizzano i ghiaccioli, purissimi e trasparenti. Non dureranno a lungo: nonostante il freddo possa essere ancora intenso la stagione non tarderà a cambiare. Questa è la lunazione dei ghiacci e delle nevi.

IL BIANCO


Il suo simbolo è il colore bianco, il cui riverbero potenzia il Sole invernale e, di notte, amplifica i raggi della Luna. In molte culture i colori sono simbolo dei momenti importanti della vita: la nascita, la pubertà, il matrimonio e la morte… La nascita viene generalmente associata con il bianco; nelle isole Trobriand, le donne incinte sono coperte da candidi mantelli speciali per mantenerle nella condizione “bianca” che, secondo gli abitanti, promuove la dolcezza e la fertilità.
Il candore alla nascita è considerato importante quanto il suo uso durante la pubertà e, mentre la chiesa cattolica richiede che per battesimi e cresime i bambini vestano di bianco per simboleggiare la loro purezza, anche i bambini dell’Africa occidentale vengono dipinti con lo stesso colore alla pubertà; nel loro caso però il colore rappresenta gli spiriti bianchi degli antenati o il seme della loro imminente maturità (nello Zaire alla pittura bianca si aggiunge del fogliame verde per simboleggiare la primavera delle prossime fertilità e crescita). Gli illuminati in India si vestono di bianco per indicare la loro rinascita spirituale. Per ragioni diverse il bianco in molte culture è anche il colore dei matrimoni; una sposa giapponese si veste di bianco non tanto per indicare la sua purezza come fanno le spose europee, quanto per simboleggiare la sua morte nei confronti della famiglia d'origine e la rinascita nella nuova famiglia. In ogni caso il bianco è un colore con una forte valenza iniziatica, è il colore delle esperienze che incominciano e del rinnovamento. Si dice infatti quando si incomincia qualcosa: apro una pagina bianca… La luna algida e immacolata di febbraio è infatti una luna che chiama a dar corso al cambiamento: ci si dedica con nuova energia al rinnovo interiore in vista delle fioriture di primavera.

LA PURIFICAZIONE

La lunazione inizia pochi giorni dopo la festa di Imbolc e ci richiama a temi analoghi: gioia e voglia di vivere, purezza e biancore, infanzia e gioco. Come principio si ritorna alla potenzialità dell’infanzia o delle gemme che si apprestano a germogliare. L’energia adesso si sposta verso la superficie: è il momento della purificazione, alla quale seguirà la crescita. Il primo atto del cambiamento è di chiudere con ciò che ha già fatto il suo corso; materialmente è quindi un ottimo momento per sbarazzarsi di tutte le cianfrusaglie e di tutto quello che è vecchio ma non abbiamo ancora avuto il coraggio di buttare nelle precedenti occasioni. Il secondo atto è quello di "scongelarsi", cominciare ad uscire dal letargo invernale e tornare a convogliare le energie che nell'inverno erano orientate all'introspezione verso l'esterno, cominciando con il guardarsi intorno. Ma è soprattutto un ottimo periodo per la purificazione di sé stessi, del proprio corpo, del proprio spirito, della propria mente. Una purificazione che ora, in vista della primavera, non è una caccia alle negatività (che dovremmo aver già abbandonato durante il lavoro invernale), ma somiglia più al lavarsi e prepararsi con trepidazione prima di uscire per un appuntamento o di un incontro. Avvolgiamo il nostro spirito di nuova fragranza, usiamo nuovi e più leggeri modi di pensare, di renderci ricettivi alla vita che si risveglia. Nei campi sbocciano nel bianco i primi coraggiosi bucaneve, segnale che nonostante le gelate la ripresa primaverile non è poi tanto lontana. La lunazione del Ghiaccio ci invita a tornare ad amare noi stessi come ci amavamo nella fanciullezza, ad accettare le responsabilità delle scelte che ci hanno portato fin qui, perdonarci per gli errori che abbiamo commesso, darci una scrollata e ricominciare a fare progetti per il futuro. Esploriamo le nostre nuove possibilità, guardiamo a noi stessi con fiducia (anche se abbiamo novant’anni - o forse soprattutto, visto che la nostra esperienza, se ne abbiamo, può dotarci di qualche nuovo asso nella manica!) I raggi di questa luna ci chiedono di ridere, ballare, correre e scherzare, divertirci come bambini in un prato immacolato, coperto di neve. D’altronde in questo mese cadono sia il Carnevale (la festa della spensieratezza che ha antichissime radici pagane) sia il giorno dei giovani innamorati (San Valentino, 14 febbraio) che risale anch'esso a una antica tradizione romana. In questo clima di leggerezza e sollievo le situazioni confuse trovano nuovi piani di sviluppo: gli ostacoli si incrinano e i nostri progetti diventano possibili. L’umore positivo è il segnale che è tempo di voltare pagina e iniziare un nuovo corso. Durante i nostri riti accendiamo candele bianche, bruciamo salvia per la purificazione e invochiamo le “Dee fanciulle in crescita”, che corrispondono alla falce crescente della Luna (queste Dee sono iniziatrici di esperienze nella vita). Tra le Dee Bianche si possono annoverare le Dee giovani, le innamorate, le passionali, quelle “in carriera”… insomma quelle in cui agiscono forze in espansione (Ishtar, Artemide, Venere, Atena e molte altre…). Adatto a questo periodo è il rituale del "Bagno di Hera", che per tutte le donne può essere un momento di forte rigenerazione simbolica.

fonte: le sacerdotesse di Avalon

Nessun commento:

Posta un commento