mercoledì 13 aprile 2016

La bambina del ponte





Fu in una notte d'inverno credo, o forse era solo verso sera, che una bambina con le trecce bionde,
(che disse di venire dalle lande perdute del Nord),
prese per il braccio l'uomo che incrociava il suo sentiero.
Strattonandolo gli chiese: “sai chi sei?”
Lui rimase interdetto da principio ma poi rispose:
“non è una domanda che mi sono mai posto”
lei sorrise timidamente mentre tentava di nascondere un certo imbarazzo.
“le domande se le fa solo chi ha il coraggio di trovare le risposte” pensò lei ma rilanciò il dialogo:
“sei felice della tua vita senza domande importanti e senza risposte precise?”
lui risposte “io non ho cuore e provo indifferenza”

La bambina sentì l'ululare del vento e il gelo dentro al suo corpo.
“Ho freddo, puoi abbracciarmi?” gli chiese
Lui rispose: “sentiresti solo più freddo”

La bambina sgranò gli occhi, pestò i piedi e urlò:
“ Guarda la campagna che ci circonda , guarda le stelle e ascolta le cicale… è meraviglioso.
Come puoi non provare niente?”

Lui, distaccato: “è utile provare tanto?”
la bambina era sempre più infreddolita e le parole le uscivano a stento: “è abbastanza utile per dare significato ai miei giorni” e se andò.


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