venerdì 15 gennaio 2016

IL RISVEGLIO DELL'ETICA






Sono vegana da poco. Sono vegana da quasi (o meglio solo) un anno. Il che vuol dire che sono ancora nella fase arrabbiata, nella fase in cui non capisco come ho fatto ad essere così cieca ed egoista per tutti questi anni. Non capisco perché il resto del mondo non si stia svegliando come ho fatto io. Mi rendo conto ora che per tutta la vita sono stata cieca, culturalmente cieca, e cerco scuse, ma in realtà potevo sapere… Mangiavo carne e la adoravo, mangiavo formaggio e mi piaceva. Ed erano carne ed era formaggio. Non erano nella mia testa ancora vita e sofferenza, non erano ancora angoscia e privazione… Rubavo per egoismo vita e felicità ma era solo cibo.
Gli animali mi piacevano, ma da lontano… come quando si dice “mi piacciono i bambini, finché sono degli altri'. Poi mi sono innamorata di un cane particolare, e ho preso un cucciolo, e l'ho cresciuto, educato ed accudito. E ho per la prima volta amato, davvero, un animale. Mi son resa conto che la sua felicità dipendeva da me, ed era una grande responsabilità. Ma pian piano cresceva in me una nuova consapevolezza: gli animali potevano gioire o soffrire come noi, e qualsiasi animale avrebbe “meritato' di vivere come il mio adorato Drako, amato e rispettato. Nel periodo pasquale ho cominciato a vedere sui social, link che sensibilizzavano contro il consumo di carne di agnello. Ovviamente quando cominci ad avere a cuore il rispetto della vita animale, ogni link, ogni foto, ogni video è una pugnalata al cuore. E più entravo in questo mondo fatto di foto e video crudi, atroci, più capivo. Le pugnalate sono servite a darmi consapevolezza. La goccia di consapevolezza che ha fatto traboccare il mio vaso personale è stato un video su un cammello sgozzato, nei paesi arabi. Certo, è cultura, noi mangiamo il cavallo, loro mangiano i cammelli. Ma il cammello era lo stesso delle cartoline, dei film, dei cartoni animati. Lui non voleva morire, aveva paura, nei suoi occhi anche un bambino poteva leggere angoscia e terrore, ma l'egoismo umano vinceva, come sempre. E ho avuto l'illuminazione che mi ha cambiato la vita, per sempre. Poteva essere Drako! “Cosa sto facendo? Come posso permettere questo?” ...Da quel momento non ho più mangiato carne. Mi sono iscritta a gruppi vegetariani e vegani e ogni post mi spiegava qualcosa in più, mi si apriva un mondo. Un mondo di dolore e vergogna per quello che avevo fatto anche io per anni ma anche un mondo di orgoglio per ciò che avrei fatto in futuro. Ma ancora non avevo capito che essere vegetariani non basta, e non l'avevo capito per pura e semplice ignoranza. Non sapevo cosa stava dietro all'industria di latte e uova. Una volta scoperto il passaggio è stato praticamente immediato, e sono per forza di cose, con assoluta naturalezza, diventata vegana.
Quindi nel mio caso il vaganismo è stato una scelta etica sostanzialmente forzata. A quel punto non potevo più continuare a vivere provocando sofferenza e angoscia senza averne alcun motivo. Tutte le nozioni salutiste invece sono venute con il tempo, studiando e leggendo. Avrei vissuto da vegana anche se non mi avesse fatto bene, e invece ho capito che Madre Natura nella sua perfezione ci aveva messo a disposizione esattamente tutto quello che ci serviva per vivere bene. Carne, affettati, latte, formaggio e uova, non solo provocano dolore, ma fanno anche male. D'altro canto come può non far male mangiarsi qualcosa intriso di stress e privazioni?!
Oggi SO che viviamo su questa terra insieme agli animali, siamo compagni nel corso della storia. Non siamo esseri superiori che possono imporsi su tutto e gli animali non sono al nostro servizio. La Terra stessa non è al nostro servizio. E noi umani, in quanto appunto dotati di una particolare intelligenza e sensibilità, pieni sì di difetti ma anche di doti e capacità, abbiamo il dovere di difendere i deboli e gli indifesi, che siano umani o animali, di difendere la Natura e tutto ciò che si offre. A chi obietta il veganismo con la scusa della supposta superiorità umana ricordo sempre che questa nostra superiorità può andare in diverse direzioni, quella egoistica e menefreghista, e quella empatica e compassionevole. Calcolando ciò che l'uomo ha combinato fino adesso possiamo aver pochi dubbi sulla direzione presa finora. Possiamo oggi impegnarci invece in senso opposto, verso una coscienza sempre più condivisa di rispetto per la vita e la dignità altrui, per la difesa della Terra che ci permette di vivere. Noi abbiamo diritto di essere felici, ognuno di noi ha diritto a una vita dignitosa e libera. Ognuno!

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Sorridi alla vita (C.)

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